Con la micropsicanalisi, di cui Silvio Fanti fu il fondatore, vengono utilizzati concetti di fisica quantistica nell'ottica di un approfondimento della psicanalisi freudiana; non potremo mai sapere se e quanto Freud sarebbe potuto esser stato in accordo con tale impostazione, è evidente il diverso concetto di energia dove l' energia pulsionale di Freud e' strettamente collegata all'organismo biologico mentre con Fanti inizia ad essere intesa come energia "quantica'' posta nel vuoto . "...L'inconscio viene oltrepassato fino a trovare il contesto energetico e il vuoto costitutivo dello psichismo..". Anche il setting psicoanalitico viene completamente stravolto sia nella durata delle singole sedute sia nella frequenza e nel metodo viene introdotto l'aspetto evocativo dell'immagine oltre a quello evocativo della parola., se nella psicanalisi viene utilizzato esclusivamente il linguaggio tramite la tecnica delle libere associazioni nella micropsicanalisi si utilizzano anche le immagini, gli spazi abitativi, l'albero genealogico. Nella micropsicanalisi non esiste un unico processo terapeutico ma si possono attuare approcci diversificati a secondo che si tratti di micropsicanalisi personale, continua, focale o frazionata. Inoltre lo sviluppo psicosessuale nella micropsicanalisi volge a una rivoluzione teoretica con l'introduzione dello stadio iniziatico ove gia' dalla vita intrauterina si partecipa all'aggressivita' -sessualita' della madre con il determinarsi delle reti connessionali co-pulsionali(la bisessualita' avverrebbe durante i primi mesi del feto con la differenziazione del sistema uro-genitale) allo stadio iniziatico seguono i classici stadi orale, anale e fallico. Ora, possiamo ragionevolmente dubitare che le intenzioni di Fanti potessero essere di approfondire la psicoanalisi, come egli stesso sostenne, e non di rivoluzionare la struttura teoretica della psicanalisi di Freud con una sua teoria forse inaccettabile per Freud come inaccettabile fu la posizione di C. Yung. Oggi aspetti che sarebbero potuti sembrare "eresie teoretiche" appaiono maggiormente come integrabili fra loro e ci parlano di una realtà psichica complessa e molto più sfumata di quanto una certa rigidità teorica volesse descrivere. C. Foletto
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pag modificata 9 agosto 2010