Test psicologici
TEST
Validità :
Un test è valido se effettivamente misura quel che si propone di misurare
per esempio in termini di contenuto, in termini di validità
concorrente (rispetto altri test che si propongono di misurare la
stessa cosa)e di validità predittiva ( misurazioni in tempi
diversi), ovvero la validità di un test è relativa alla validità del
suo costrutto , alla validità fattoriale alla validità apparente e
alla validità rispetto un criterio.
A tal fine si calcolano per esempio l'inferenza statistica ,indice
di correlazione e di regressione(es equivalenza relazionale),
coefficente di contingenza.
Attendibilità
Rigurda la costanza del risultato inerente la misurazione di uno
"stesso oggetto" compiuta da persone diverse, in situazioni diverse
con strumenti diversi , ovvero se misura solo la variabile che vuole
misurare (unidimensionalità) pertanto riguarda la coerenza interna,
l'oggettività delle rilevazioni, l'accordo fra chi interpreta i
risultati, la concordanza fra forme parallele la stabilità nel
re-test.
. La generalmente per quantificare la validità di
un test si utilizzano coefficienti di correlazione lineare (r) : esso può
variare da –1,00 e + 1.00 (massima correlazione positiva e negativa
con 0 che indica l’assenza di correlazione).
Uno standard accettabile per le diagnosi individuali dovrebbe
raggiungere o superare r=0,90 (Boncori)
Alcuni esempi
Test basati sulla produzione di disegni
re-test a distanza di un mese coefficenti tra r=0,30 a 0,60
Rorschach/interpretazioni- coefficenti di correlazione medi intorno
a r=0,30 (McArthur/Jensen)
MMPI re-test in adulti normali r=0,29/0,85 (mediana intorno a
0,60)
La standardizzazione è un procedimento che riconduce una variabile
aleatoria per esempio un tratto di personalità distribuita secondo
una media μ e varianza σ2, ad una variabile aleatoria con
distribuzione "standard", ossia di media zero e varianza pari a 1. È
particolarmente utile per distinguere una variabile casuale normale
per il calcolo della funzione di ripartizione e dei quantili con le
tavole della normale standard. Infatti i valori della distribuzione
normale sono tabulati per media zero e varianza unitaria.
Il procedimento prevede di sottrarre alla variabile aleatoria la sua
media e dividere il tutto per la deviazione standard (per σ e non
per σ2).
La standardizzazione è applicabile come trasformazione lineare di un
insieme di dati in statistica descrittiva.
Il grafico sotto riportato evidenzia la distribuzione standard per esempio di dato punteggio a un test nel corrispondente campione di riferimento (normali) i test valutano come significativi i punteggi che si collocano alle estremità per es -4 e 0 della curva rossa
In ogni caso il solo utilizzo dei test è insufficiente per una valutazione valida e attendibile, pertanto siano essi auto somministrati o etero-somministrati sono necessari colloqui che valutino la persona nella sua complessità e peculiarità psicologica in quanto per esempio anche fattori emotivi e ambientali possono influire sulla prestazione
pag modificata il 9 agosto 2010