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Gang stalking o sadismo sociale

Finalmente hanno dato un nome a quanto negli anni ’70, LUC CIOMPI, aveva capito sull’origine sociale della schizofrenia. Oggi si chiama GANG STALKING (o concorso nello stalking in ambito giudiziario).

Il gang stalking è perpetrato da una pluralità di esecutori, la maggior parte dei quali è sconosciuta alla vittima, con l’espresso scopo di molestare usando persecuzioni e intimidazioni di tipo psicologico

I sinonimi di “gang stalking” comprendono, a titolo esemplificativo, “group stalking (stalking di gruppo)”, “cause stalking (stalking motivato)”, “community stalking (stalking sociale)”, “vigilante stalking (stalking da parte di vigilanti)”, “stalking organizzato”, “multi-stalking (stalking multiplo)” e “Gas-Lighting” (si tratta di una tecnica di destabilizzazione psicologica che deve il suo nome al film “Angoscia” di George Cukor, 1944).

Lo scopo manifesto del gang stalking è mettere a tacere la vittima, renderla pazza e possibilmente indurla al suicidio, oppure distruggerne la reputazione e la credibilità, in quanto la persona sarebbe probabilmente ritenuta pazza se dovesse denunciare la persecuzione.

Finalmente non si disconosce più il comportamento sadico sociale o di gruppo, verso una vittima designata, sia che avvenga per interesse, vendetta o pregiudizio, tale comportamento sociale sadico può essere condiviso da soggetti che fanno parte per esempio delle istituzioni, per evitare che la persona avanzi pretese che potrebbero screditare le istituzioni, o verso clienti che chiedono risarcimenti.

Si tratta di un comportamento sociale conosciuto, ora molto studiato, e a questo punto possiamo affermare che almeno l’80% delle psicosi, è stato generato da comportamenti sadici anche istituzionalizzati, e potremmo inserire anche un certo modo di fare psichiatria.

A conferma di ciò abbiamo da parte dell’etno psichiatria, fin dagli anni ’90, interessantissimi studi (per es. Beneduce) che dimostrano che l’incidenza di sintomi psichiatrici cronici in Africa è pari a zero, perché? Semplice la cultura del posto non permette che un comportamento sociale sadico si prolunghi più di tanto, è un fattore culturale, viene permesso e riconosciuto un comportamento socio-sadico, ma non viene permesso che si prolunghi nel tempo (tranne che nella cultura islamica), nelle società occidentali invece viene permesso che si prolunghi nel tempo, per una questione di “narcisismo sociale” il soggetto scomodo, dev’essere punito ed eliminato ma in modo che questo appaia come dovuto al soggetto stesso.

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Risposta a Carmine Stellaccio

“questa mattina per la morte di un mio cognato ho incontrato un grande amico che ha una agenzia funebre ,mi ha detto che da non molto ,ce una moria di gente ,come gia anche io avevo notato, io gli ho detto sottovoce sono i vaccini, lui mi ha guardato meravigliato mi ha stretto la mano e mi ha detto concordo, e continuando ,mi ha detto mio padre,prima della 3 dose stava bene ,dopo la puntura ha avuto un forte mal di gambe ,che ricoverato poi e morto ,mi ha detto anche che ,crede e ne e sicuro che è stato il vaccino ,e questo anche ad un altro suo amico di suo padre ,tutti e due fatti i vaccini lo stesso giorno da un mio amico su VK…e tutto reale…”

Sui farmaci messi in commercio, dagli US: psicofarmaci, antipertensivi, vaccini, terapie geniche anticovid, ecc.. fin dall’inizio dalla messa in commercio si conoscono i gli effetti iatrogeni perché i produttori sono costretti a dichiarare per legge il contenuto e i dati delle loro ricerche. Pertanto si crea uno scontro fra scienziati e commercianti di pseudo scienza, che con abili raggiri linguistici e comunicativi, quindi pagando i media, hanno la meglio sugli scienziati che alla fine vengono calunniati e considerati degli impostori o quanto meno, agli occhi di non scienziati, divulgatori di ipotesi. Questa falsificazione per scopi commerciali in US è lecita fino a quando il consumatore non dimostra in concreto il dolo, ovvero la scienza americana si basa sul principio di dimostrabilità e non di precauzione. Una volta ottenuto il libero commercio in US attraverso accordi commerciali in tutto il mondo, che già esistono, questi prodotti farmaceutici vengono immessi nel mercato internazionale. Negli stati come per esempio il nostro in cui la Costituzione asserisce il principio di precauzione, questi farmaci vengono ugualmente venduti, per evitare richieste di risarcimento per danni commerciali di chi li produce, che andrebbero a incidere sul bilancio pubblico, già molto compromesso da altri giochetti finanziari che mettono la nostra Costituzione in posizione subalterna rispetto un contratto commerciale che ovviamente democratico non è perchè è deciso da poche persone anche se in nome di ipotetica rappresentanza della nazione, e senza dibattito parlamentare, motivo per cui negli ultimi 20 anni ci siamo trovati con governi molto decisionisti e poco parlamentari. Questo per dire che i cosi detti vaccini anticovid hanno avuto già la strada spianata e fin quando ci sarà un banchiere non eletto a capo del governo italiano, questa strada diventerà sempre più in discesa. Ora come è potuto accadere tutto questo? Con il governo Renzi, i membri principali della corte costituzionale sono stati con velocità inaudita, cambiati, assieme all’elezione di Mattarella voluta anche da Renzi. Il governo Renzi (filo Obama) in due anni ha spaccato tutto ciò che garantiva il diritto costituzionale, andando a distruggere l’unico l’elemento con poteri assoluti di stabilire legittimità costituzionali o meno, la nuova corte costituzionale voluta da Renzi presentò subito il suo biglietto da visita (NWO) sancendo che i vaccini per i bambini erano obbligatori perchè il diritto collettivo prevaleva su quello individuale, cosa giuridicamente molto forzata. Da quel momento qualsiasi cosa può essere costituzionale anche spruzzare merda dal cielo sui cittadini magari in nome di un diritto collettivo ad avere terreni fertilizzati.

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Progettazioni interdisciplinari?

Piaget, ha influenzato molto il paradigma educativo diviso per età anagrafica, paradigma superato sia i termini di età che di generalizzazione in termini di fasce di età e didattica specifica, uguale per tutti. I nuovi edifici dovrebbero tener conto delle diversificazioni delle intelligenze, di una maggior fluidità per gruppi di età, culturale, intergenerazionale. In altre parole andrebbero superati i pregiudizi educativi, creando spazi specifici in relazione alla diversificazione delle intelligenze (musicali, visivi, tecnici, psico-relazionali… vedi intelligenze multiple) che interagiscano con tutte le età dagli zero a 80 anni, senza categorie teoriche ormai avulse e improponibili. L’architettura non dovrebbe avere un approccio superficiale di “idee progettuali” più o meno originali, ma responsabile progettualità conoscitiva sulla base di indagini approfondite su “come-chi-quando-perchè” l’uso di spazi architettonici. Se l’architettura si adatta a vecchi schemi senza una inter-disciplinarietà essenziale per le opere di carattere sociale, si rende complice di vecchi stereotipi che cristallizzano il “pregiudizio scientifico” perché è da abbandonare l’idea che la scienza sia imparziale, perché cosi non è e non è mai stato. L’unica cosa di cui si può parlare, è se c’è o no onestà intellettuale come acutamente argomentato da Dietrich Bonhoeffer, in merito alla teologia, che come fa oggi la scienza, imponeva i propri dogmi come certezze e non come interpretazioni.

https://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2022/07/04/news/ecco-come-le-universita-ripensano-le-scuole-mantovane-1.41550432

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Psicologi epidemiologi?

L’ordine degli psicologi ha pubblicato un articolo (https://www.psy.it/un-documento-sullobbligo-vaccinale.html) sulla posizione di un ordine la cui rappresentatività non supera il 20% (numero di votanti al secondo turno delle ultime elezioni). In questo articolo riporta alla voce “considerazioni” alcune affermazioni in ordine a dei dati epidemiologici sul covid di cui gli psicologi non hanno alcuna competenza violando cosi egli stesso il proprio codice deontologico che vieta agli psicologi di occuparsi di cose senza avere dimostrate competenze in merito, scrivendo poi a una successiva voce “invita” che gli psicologi sono tenuti a seguire il codice deontologico che loro stessi hanno disatteso poche righe prima. Ora io penso che non sia opportuno esprimersi nel merito di dati epidemiologici di cui non si ha contezza, a livello internazionale spesso discordi fra loro su prodotti “vaccini covid” diversificati in quanto oggetto di sperimentazione su vasta scala. Io lascerei che di epidemiologia sanitaria se ne occupino epidemiologi e ricercatori possibilmente diversi da coloro che lavorano presso le aziende produttrici di vaccini.

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Radiazione dr Barbara Balanzoni

Ho avuto modo di conoscere i veneziani e le loro università, non sono banali, non sono superficiali, e una riflessione in merito alla decisione dell’ordine dei medici di Venezia va fatta. La dottoressa B.B. ha avuto un atteggiamento giustissimo di tipo marziale-accusatorio, nei confronti delle scelte del Ministero della Salute, che pretendeva di rispondere a un fenomeno infettivo aggressivo e diffusivo, in modo supponente e poco preciso. Del resto in pochi avevano contezza di cosa stesse succedendo e i poli reattivi delle risposte erano o di marziale accusatio o di pressa-pochistica e autoritaria supponenza. A mio parere l’ordine dei medici di Venezia, ha mal sopportato i toni accusatori della nostra e grande per animo dr Barbara Balanzoni, in una situazione di grande incertezza scientifica, e forse si aspettava che i toni non fossero accusatori per colleganza. La dr Barbara Balanzoni metteva al primo posto la vita delle persone e intransigente era il suo atteggiamento verso i colleghi. Ora davvero io come comune cittadina in questo imprevisto bio-virale, che vede la natura imporsi, con inusuale forza e imbattibilità, darei la vittoria a madre natura, e assolverei il coraggio di un medico che si batte per la vita di tutti e di un ordine dei medici che si batte per una collaborazione scientifica che la natura non ci ha permesso.

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Il sindaco di Mantova risponde agli ambientalisti sull’ex lago Paiolo: «Solo così si salva il bosco»

2004, quindi dobbiamo ringraziare il sindaco Burchiellaro e il geom. Montanari? e l’inerzia dei sindaci successivi? E naturalmente non è possibile assieme alla regione Lombardia, restituire la somma pagata all’asta, che non era molto alta per il valore dell’area mi pare? Nell’articolo non è riportata la posizione degli ambientalisti, non hanno fatto proposte con i loro tecnici e legali alternative? Forse la linea politica del sindaco è quella dell’espansione demografica piuttosto che esserci reale mancanza di soluzioni? Ricordo che dopo Cittadella con la stessa linea politica di espansione demografica le unifamiliari costruite nel periodo di Burchiellaro, sono rimaste invendute e ora sono ancora li fatiscenti, però vero che ora Palazzi riesce a garantire anche maggiori opportunità lavorative e non solo più case per ampliare la popolazione mantovana. E vero che assieme a Levata la zona potrebbe interessare ai sanitari che lavorano in ospedale, ma vero anche che il valore storico e naturalistico di quella zona non ha prezzo, ma vero anche che le nuove generazioni tecnologiche sono cieche e sorde a valori culturali e ambientali che non siano trasformabili a loro piacimento come si farebbe davanti a un computer, amico sempre presente delle generazioni digitali.

https://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2022/06/23/news/il-sindaco-di-mantova-risponde-agli-ambientalisti-sull-ex-lago-paiolo-solo-cosi-si-salva-il-bosco-1.41530442

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I giovani e l’uso degli stupefacenti: «L’età in cui i ragazzi si avvicinano alle droghe è scesa a 13-14 anni»

https://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2022/06/25/news/i-giovani-e-l-uso-degli-stupefacenti-l-eta-in-cui-i-ragazzi-si-avvicinano-alle-droghe-e-scesa-a-13-14-anni-1.41536193

La questione drogastica giovanile, che imperversa nelle società occidentali dal “1968” non è mai stata affrontata con onestà intellettuale. A monte non c’è nessun disagio ma per la maggior parte, solo curiosità giovanile e inclinazione alla sperimentazione su se stessi ma senza che ci sia consapevolezza dei rischi. La medicalizzazione dell’uso di sostanze psicoattive, ha attribuito al fenomeno il fatto che andasse considerato una malattia da cui guarire, alimentando “l’affare terapeutico”, ma senza che dal punto di vista medico ci fosse mai una reale conoscenza di come agivano queste sostanze e quali funzioni neuronali andavano a modificare con l’uso e l’adattamento dell’organismo all’uso drogastico. Se il fenomeno ancora è in crescita e l’età si è abbassata significa che “la cura” non funziona, o meglio che non si tratta di malattia ma semplicemente d’intossicazione cronica di sostanze da cui l’organismo cerca di difendersi o nel caso di cosi detta dipendenza di adattarsi in modo che l’azione nociva di queste sostanze sia minima. Hanno invece avuto buoni risultati le persone che dalla sperimentazione drogastica passavano alla ricerca spirituale, e questo fa pensare che una società materialistica come quella occidentale in se predispone il fenomeno drogastico sociale, in termini di maggior numero di persone, e che le persone ma in particolare i giovani, che si avvicinano alla sperimentazione drogastica hanno uno loro inclinazione, per carattere alla spiritualità. Infatti fra i ragazzi che frequentano la parrocchia l’incidenza di questo fenomeno è molto bassa, e viene da pensare che lo sia perché la sperimentazione con l’intangibile necessita di una sua etica e tradizione culturale, che conduca l’esperienza spirituale a esperienza reale dell’intangibile, non fantasiosa.

https://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2022/06/25/news/i-giovani-e-l-uso-degli-stupefacenti-l-eta-in-cui-i-ragazzi-si-avvicinano-alle-droghe-e-scesa-a-13-14-anni-1.41536193

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2-06- 22 commento gazzetta di Mantova

Questo agire rapido, violento, ricattatorio, travisando possibilità di riconoscimento, era un “modus operandi” piuttosto frequente nel mirandolese anche nei decenni scorsi, evidentemente “non si è evoluto” si fa per dire, con l’evoluzione della tecnologia (telecamere) senza le quali una cosa simile sarebbe andata avanti per moltissimo, sono/erano un po’ schemi sociali di piccoli gruppi che si impongono/imponevano su tutti, come in Sicilia, l’intimidazione, che produce o produceva omertà e quel dare “esempio di possibili conseguenze” con poche azioni ma di impressionante ed efferata crudeltà.

(…) tener presente anche che il truffatore: non sempre è una persona estranea, ha un modo distinto e rassicurante, il suo tono di voce falsamente empatico induce a fidarsi, ostenta sapere giuridico con grande sicurezza di se, per insinuare il raggiro, in modo da indurre la vittima a pensare che ha a che fare con una persona per bene, si veste in modo sobrio ma elegante, può avere strategie molto sofisticate agire indirettamente su una rete di conoscenti prima di colpire la vittima, prova più piacere a raggirare le persone, difficili da raggirare, quindi non ci sono solo truffatori di persone fragili ma anche truffatori “professionisti” che agiscono manipolando chi lavora nel pubblico impiego, agiscono nei settori immobiliari, talvolta manipolando o cercando di manipolare anche le forze dell’ordine. Questo è il truffatore che arriva alla fine della sua fulgida carriera ottantenne e indisturbato, dopo aver preso per i fondelli mezzo mondo. Queste persone sono nocive alla collettività perché senza che si veda o capisca nulla la “disintegrano” confondendo i riferimenti comuni su cui si fonda la fiducia sociale.(…)

https://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2022/06/24/news/rapinatori-nel-modenese-la-giovane-coppia-ora-e-finita-in-carcere-1.41532957

https://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2022/06/24/news/rapinatori-nel-modenese-la-giovane-coppia-ora-e-finita-in-carcere-1.41532957
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C’era una volta il covid

Propongo un’ipotesi su come si sia creato il covid narrata sotto forma di fiaba al fine di semplificarla e renderla più agevole nella lettura.

C’era una volta una importante famiglia virale, la famiglia dei Sars, erano molto famosi in particolare negli allevamenti intensivi di maiali del sud est asiatico, dove proliferavano numerosi e in salute. Un giorno un maiale pregò D. dopo che aveva visto, a causa di una epidemia,  i suoi fratelli bruciati vivi e seppelliti vivi mentre urlavano per il dolore, e gli disse di concedere anche agli uomini un po’ di quel trattamento. D. promise che avrebbe provveduto.

La famiglia dei Sars padroneggiava negli allevamenti, e gli allevatori nascondevano le epidemie per non avere danni economici, alcuni dipendenti degli allevamenti ogni tanto tramortivano morti a terra, ma tutti minimizzavano e pensavano fosse casuale. Un giorno arrivò in uno dei tanti allevamenti intensivi una bellissima e attraente microrganismo della famiglia della Malaria, un giovane Sars se ne innamorò subito e decisero di sposarsi, ma le due famiglie, quelle dei Sars e della Malaria, erano contrarie, e sentendosi poco accettati i due si trasferirono in un piccolo allevamento di maiali dove iniziarono a proliferare abbondantemente. Un giorno un giovane HIV passando dall’allevamento profetizzò: diventerete molto importanti e gli umani vi chiameranno covid19, il giovane HIV in segreto ebbe un rapporto con una delle loro figlie e poi se ne andò.

Da questa donna nacque un virus molto forte da cui parti la stirpe dei covid, presto si proliferarono in tutti gli allevamenti intensivi della zona, e poi fra umani e gli animali selvatici e in poco tempo la loro stirpe divento numerosa e inarrestabile. Poi anche fra gli uomini ci fu una pandemia a causa del trasporto internazionale che veniva fatto della carne di maiale proveniente da quegli allevamenti intensivi, e infatti la popolazione islamica si ammalò di meno rispetto la popolazione occidentale, la popolazione asiatica fu invece la prima ad esserne colpita, le cure che sembravano funzionare erano quelle per la malaria, i sintomi erano sintomi respiratori gravi come quelli della sars, ma gli uomini pensarono che fu l’errore di un laboratorio. Questo fece si che la stirpe dei covid continuasse a vivere felice e contenta, proliferando negli allevamenti intensivi del sud est asiatico ed emigrando in tutto il mondo attraverso lo scambio commerciale di salumi e prosciutti cosi amati dagli occidentali e dagli asiatici.

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Coronarovirus

Non sono biologa ne medico:

  1. ma come psicologa ho osservato a lungo la natura in particolare i fiori in virtù di una ricerca sulla floriterapia, e mi sono fatta l’idea che i processi naturali sono molto complessi e difficili da far rientrare in schemi semplici,
  2. come psicologa mi sono fatta un’idea, di come le convinzioni personali e condivise socialmente, impediscano di vedere la realtà per quello che è realmente.

2- Detto questo sulla base del secondo punto, mi sono fatta l’idea che non sia esistito nessun virus sfuggito dai ricercatori di Whuan, ne presente nei pipistrelli, ma che questo sia un modo per convincersi di aver trovato una causa precisa e quindi controllabile, effetto ansiolitico.

Sono convinta invece che il fenomeno microbiologico che ha dato un numero rilevante di sintomi respiratori in molte persone contemporaneamente, nel mondo,  sia piuttosto riconducibile alle diverse mutazioni dei virus influenzali, degli ultimi 20 anni, che hanno visto vaccinazioni di massa sempre più ampie, e hanno dato come risultato un allargamento della finestra di contagio, una sindrome influenzale di durata sempre maggiore con sintomi sempre più preoccupanti.

Su questo fenomeno ha agito, con interpretazioni “pro domo mea”, un incipit economico commerciale di diversi affaristi che manipolando i media, offrivano spiegazioni fra loro contraddittorie ma apparentemente valide.

 Il coronarovirus è stato descritto come un frammento di rna incapsulato con delle proteine capaci di ancorarsi ai globuli rossi. Posso immaginare che abbia un affinità specifica con i globuli rossi, le uniche cellule umane senza nucleo, proprio come il coronarovirus, e che probabilmente l’rna attraverso queste “proteine di membrana” riesca ad entrare nel globulo rosso ed essere trasportato in qualsiasi distretto tissutale, come arriverebbe l’ossigeno.

1- Questo significa che il cornarovirus può entrare in circolo con un atto respiratorio, quindi immediatamente, pertanto un vaccino che favorisca una risposta immunitaria che attacchi le proteine esterne, non serve a nulla perché probabilmente il virus riesce ad entrare nel globulo rosso prima di essere attaccato dagli anticorpi dell’organismo.

Una risposta immunitaria naturale, per contatto, essendo essa stessa più complessa (o il plasma nella cura), ovvero la cosi detta immunità di gregge, scelta intelligente fatta dagli americani e dagli inglesi, ha un effetto su più fronti, e non favorisce mutazioni drastiche nei microrganismi ma mutazioni lente che alla fine magari convivono con il nostro corpo .

L’ansia sociale, verso una malattia, produce dei comportamenti verso i medici e i politici, infantili, ovvero si creano pressioni perché venga trovata subito una risposta che magicamente risolve tutto, a prescindere da ogni principio di precauzione.

A mio parere medici e politici cadono facilmente in questo tipo di manipolazione, mentre gli affaristi non vedono l’ora di incrementare i propri guadagni anche su questa paura, e qui noi psicologi potremmo essere molto utili per far capire la differenza fra pressioni emotive e realtà.

Concludendo, in questo momento è necessario da parte di tutti, un atteggiamento adulto, prudente, onesto e leale, perché questo è l’unico atteggiamento tutelativo verso ciò che ancora non si conosce.

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