Oltre che in Europa, sul piano nazionale, ha aggiunto l’assessore, «siamo al lavoro per definire il cosiddetto piano di gestione del lupo» ed «è in elaborazione una norma di attuazione che nelle situazioni di necessità concederà alla Provincia la facoltà di prelevare lupi e orsi». Per i grandi predatori, infatti, la competenza è statale e lo spazio di manovra della Provincia è più ridotto.
Quindi anche la provincia di Bolzano vede nella presenza di animali selvatici, un problema da risolvere solo con una più facile riduzione del numero. In questo caso di lupi.
Ma andiamo con ordine concentrandosi sul focus “perchè KJ2 avrebbe aggredito un anziano”. Da questo articolo si evince che non solo la popolazione orsi è sbilanciata a favore dei maschi che possono uccidere i cuccioli delle orse femmine, abbiamo anche branchi di lupi che possono minacciare la sopravvivenza dei cuccioli e non è raro vedere le orse con un solo cucciolo invece di tre.
Quindi cosa ci possiamo attendere da un ambiente così minaccioso per le orse femmine? Semplice, le femmine si spostano fra l’incudine (lupi e orsi maschi) e il martello (umani quindi ai confini dei paesi) nella speranza di non esserne colpite e ne consegue che sopravvivono solo gli orsi che si sanno difendere e che quindi, sono più aggressivi. Non serve uccidere l’orsa perché i cuccioli se sopravvivono non crescano con un esempio di comportamento predatorio verso le proprietà umane, o eliminare gli elementi che manifestamente mostrano aggressività o comportamento predatorio verso le proprietà umane, via via si formerà una popolazione di animali selvatici sempre più reattiva e facile all’attacco, fino all’estinzione della popolazione stessa ad opera dell’essere umano che nella gerarchia è quello con più capacità di eliminazione di altri esseri viventi. Quindi, non vanno modificate le norme europee, va cambiato a monte il “sistema sociale animale” che popola le montagne. Tra l’altro, fra le più antropizzate d’Europa.
È evidente che il modo con cui è stata gestita la tutela delle specie estinte è fallimentare, questi esperti di progetti di riequilibrio dell’ecosistema alpino hanno prodotto dei sistemi sbilanciati e squilibrati; ma e come può essere successo tutto questo? Semplice! è probabile che i cospicui finanziamenti abbiano attirato degli impostori piuttosto che persone in grado di comprendere un ecosistema e di gestirlo in modo equilibrato.
A questo punto a cosa servono tutte le consulenze di esperti e di etologi che la provincia di Trento dice di pagare se alla fine essi stessi sono parte del problema in quanto incapaci di prevedere situazioni che rendono gli orsi più aggressivi?
O ci dobbiamo accontentare delle loro versioni non argomentate, “a volte è così ogni tanto c’è un elemento aggressivo e va eliminato per salvare il progetto”?
Le valutazioni vanno fatte sui dati di fatto: le orse per proteggere i propri cuccioli sono costrette ad andare ai confini dei paesi, dove anziani con comportamenti incauti le provocano.
Quindi è mancata anche un’informazione capillare, in particolare verso le persone a rischio: gli anziani. Chi gestisce il progetto non ha capito che questa informazione doveva partire già quando un altro anziano, anni fa, aveva detto di aver preso a bastonate l’orso (venne intervistato in occasione dell’uccisione dell’orsa Daniza).
Concludendo con l’autoreferenza, il giustificazionismo e le ordinanze facili di eliminazione di orsi e lupi, avremo come risultato un’altra estinzione di animali selvatici e lo spreco di milioni di euro che erano stati destinati al riequilibrio dell’ecosistema alpino. Di solito quando le cose non funzionano si cambiano le persone invece che uccidere la fauna selvatica (distruggere e stravolgere nel tempo il progetto).
di Otto Ark.
PS: A proposito, anche la gestione della comunicazione mediatica di tipo menzognero e confusivo, non fa che alimentare ulteriore rabbia: KJ2 è stata uccisa una settimana prima del 12 agosto,
Anche qui sotto, un video pubblicato il 13 agosto 2017, dice che è stato in ospedale una settimana; l’aggredito cambia ancora versione dei fatti dicendo che prima l’orsa lo ha aggredito e poi si è difeso e non il contrario come aveva dichiarato al referente del progetto orsi in trentino.