Su un giornale locale del trentino oggi compare un articolo di uno zoologo il quale sostiene che i cuccioli dell’orsa uccisa la sera del 14 agosto 2017, sono due e sono nati a gennaio, quindi non hanno passato il primo loro letargo con la madre .
Questi cuccioli spiega lo zoologo non hanno imparato a trovare una tana per trascorrere il lungo tempo del letargo, non avranno una guida che potrà spiegare loro i meccanismi del letargo, e come sistemare la tana, quindi la loro sopravvivenza è a rischio.
Un dipendente provinciale TN che si occupa di fauna minimizza il parere dello zoologo e sostiene che hanno una probabilità del 50% di sopravvivere.
Poiché i cuccioli dell’orsa uccisa fanno parte della popolazione degli orsi delle Alpi, questo potrebbe significare che l’ordinanza di uccisione dell’orsa è inadempiente circa l’art 16 della Direttiva Habitat che prevede deroghe :
art 16
1. 1. A condizione che non esista un’altra soluzione valida e che la deroga non pregiudichi il mantenimento, in uno stato di conservazione soddisfacente, delle popolazioni della specie interessata nella sua area di ripartizione naturale
di Otto Ark e Gloria Kolbe
4 thoughts on “7 articolo blog orsitrentino.wordpress.com I cuccioli dell’orsa uccisa, senza la madre, rischiano di morire”
Emanuele MoroPosted on 3:23 pm - Ago 18, 2017
Questo è il risultato dei furbacchioni che hanno dato l’ordine di sopprimere l’orsa!
Inoltre spero che ci sia in Trentino qualche associazione animalista o naturalistica che si occupi dei cuccioli dell’orsa per cercare di farli sopravvivere.,anche perché prima
Negli anni scorsi si sono dati da fare per riportare gli orsi in Trentino e ora li uccidono!
orsitrentinoPosted on 3:39 pm - Ago 18, 2017
Quelli che gestiscono il progetto devono essere dei sadici, nei loro protocolli su come comportarsi relativamente a un orso che entra in zone residenziali, prevedono l’uccisione che chiamano con la lettera k (nel trentino si sull’Appennino no) pertanto se i cuccioli vengo sfamati dagli animalisti, quando sono grandi si fidano dell’uomo e entrano nelle zone residenziali, e se fanno questo il protocollo prevede di ucciderli, a KJ2 devono aver applicato questo punto dei relativi protocolli scritti da questo Parcobace, perché ovvio si nascondono dietro a nomi da tanto che sono vili. Negli anni scorsi si sono dati da fare per avere i finanziamenti degli orsi non gliene frega niente se non per farne una eventuale riserva di caccia.
Carmen PalombinoPosted on 9:12 pm - Ago 18, 2017
Un assassinio spietato, ora la mia preoccupazione è che le Guardie Forestali abbiano ucciso anche i cuccioli per evitare la possibile circolazione di loro immagini, che avrebbero commosso ed ulteriormente inferocito l’opinione pubblica. Coloro che si sono impadroniti delle montagne del territorio degli orsi, ora vogliono toglierli di mezzo perché non venga disturbato il loro sfruttamento delle risorse naturali.
orsitrentinoPosted on 10:06 pm - Ago 18, 2017
Tre anni fa con Daniza avevamo spiegato che dall’osservazione di orsi polari si era visto che con un solo orso ucciso il comportamento di tutti gli altri orsi diventava più ostile verso gli uomini, gli orsi polari sono distanti fra loro ma probabilmente sanno associare l’odore di un uomo e un orso ucciso, queste persone che gestiscono il progetto sono boriose e per farsi belli chiamano esperti che gli diano ragione e già se lo paghi bene l’esperto etologo ti dice quello che vuoi. Ma avevamo ragione noi, gli orsi sono animali che non si fanno intimorire con punizioni mortali e nel tempo rispondono con comportamenti sempre meno graditi. In altre parole sono loro stessi che si stanno creando il problema. Il problema dei cuccioli è che sono esposti ai bracconieri, avevo letto un articolo in cui avevano trovato una guardia forestale che stava facendo bracconaggio, il problema è questo dove il potere sociale e istituzionale è in mano ai cacciatori, non ha senso fare dei progetti di riequilibrio dell’ecosistema faunistico, loro ci faranno sempre delle riserve di caccia con questi progetti. Dici ben, i cacciatori si sono impadroniti delle montagne, le vivono come se fossero di loro proprietà, è un gruppo che sta prevalendo sulla popolazione come se si fosse tornati alle dominazioni austriache.