Gruppo KJ2
Il progetto di ripopolamento di fauna selvatica fu voluto dalla Comunità Europea per riequilibrare gli ecosistemi, ma gestito dal trentino in modo esclusivamente affaristico per fare gli interessi di un piccolo gruppo di persone, prevalentemente cacciatori, che avrebbero voluto trasformare (utilizzando denaro pubblico), questo progetto in un progetto a propria misura, ovvero una riserva di caccia all’orso.
E’ un dibattito che si è aperto a livello internazionale con l’uccisione di Daniza. A differenza di Abruzzo e Marche , (anche queste regioni sono interessate da progetti di ripopolamento di fauna selvatica – orsi) dove hanno un diverso rispetto per la natura ( quando qualcuno del posto agisce, avvelenando orsi, intervengono localmente per fargli passare la voglia), in trentino invece stanno montando una “situazione di pericolosità” dell’orso, molestando orse con cuccioli, e questo porterebbe a poter sostenere che il numero di orsi sia eccessivo e che sarebbe utile aprire stagioni di “caccia all’orso”, naturalmente gli animalisti dicono che in situazioni di evidente sovrannumero basterebbe sterilizzare per contenere il numero di esemplari, che andrebbero spostati da valle più in alto dove non ci sono paesi e abitanti, che si potrebbero evitate sovraffollamenti di orsi in determinati posti, e altre soluzioni non cruente, ma i trentini si ostinano a lasciare gli orsi a valle dove ci sono paesi e persone. E’ questa loro ostinazione che fa capire che a monte del problema potrebbe esserci cattiva fede e che stia prevalendo la posizione del “gruppo di cacciatori”, di cui farebbero parte, anche magistrati e politici del posto, chi ha emesso l’ordinanza di uccisione dell’orso è stato eletto anche con il voto di questo “gruppo cacciatori” che nelle valli del trentino è piuttosto consistente.
Quindi la domanda finale è: è giusto fare una riserva di caccia all’orso con i soldi pubblici? Oppure è più giusto proseguire con il progetto di riequilibrio dell’ecosistema trentino spostando progressivamente gli orsi più in alto? E obbligando gli allevatori a fare recinzioni adatte a tutelare i loro animali (invece di chiedere sempre risarcimenti con soldi pubblici) ponendo delle barriere per evitare che gli orsi scendano a valle, aumentando la vegetazione a monte, che serve per il loro nutrimento (bacche di vario tipo) infatti c’è anche questo problema i trentini spazzolano tutto (mirtilli funghi …) e gli orsi cercano progressivamente più a valle il cibo. In altre parole chiediamo che il progetto sia gestito o quanto meno severamente controllato con poteri decisionali, da persone che non siano del posto, perchè se il progetto a favore dell’ecosistema alpino viene gestito dai trentini questi fanno il loro esclusivo interesse e tornaconto a danno della collettività e degli orsi.